TEHERAN – Il Consigliere della Guida Suprema iraniana per gli Affari Internazionali Ali Akbar Velayatì ha annunciato che se l’Iran non potrà vendere il suo petrolio, il mondo deve essere sicuro che nemmeno gli altri saranno in grado di farlo. Secondo Press TV, questo il monito di Velayatì, Ministro degli Esteri dei primi anni seguenti alla rivoluzione islamica e massimo consigliere della guida suprema iraniana il sommo Ayatollah Khamenei. Velayatì ha definito inutili le sanzioni Ue contro il petrolio dell’Iran ricordando che queste porteranno sicuramente all’aumento del prezzo mondiale del greggio; Velayatì ha comunque ribadito che l’Iran non se ne starebbe con le mani in mano davanti ad uno scenario in cui tutti sarebbero autorizzati a produrre petrolio e l’Iran fosse messo in condizione di non poterlo fare. “Le sanzioni europee non sono a favore di nessuno ed i politici europei sanno benissimo che queste sanzioni sono solo una manovra politica”, ha detto Velayatì che ha proseguito: “L’Iran non ha bisogno del favore di alcun paese per vendere il suo petrolio; la domanda globale di greggio è sempre lì ed è sempre crescente”. L’Iran ha informato in precedenza che qualora gli venisse impedita l’esportazione del petrolio avrebbe chiuso lo Stretto di Hormuz, attraversp cui passa ogni giorno il 40% del petrolio del mondo intero. La chiusura di questo Stretto potrebbe creare una crisi globale ed un aumento difficilmente prevedibile del prezzo del barile.
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