Infatti l’Unione europea sta per decidere di approvare il divieto posto dagli Stati Uniti contro le esportazioni petrolifere iraniane ma per gli europei i tempi per l'applicazione pratica potrebbero essere molto piu' "elastici". Infatti, Bruxelles sta valutando di annettere al divieto un “periodo di transizione” per completare i contratti gia' in essere e per tenere conto delle difficolta' di alcuni paesi europei, che dipendono in modo massiccio dal greggio iraniano. L’Ue e' il secondo mercato di sbocco del petrolio iraniano (dopo la Cina, con il 22 per cento) con il 18 per cento del totale. Alcuni paesi dell'Ue importano dall'Iran quantitativi considerevoli del greggio. La prima della lista e' la Grecia, che si affida all’Iran per il 25 per cento dei suoi consumi petroliferi. Al secondo posto, c’e' l’Italia (13 per cento) e al terzo la Spagna (10 per cento).
Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
domenica 8 gennaio 2012
Iran: pronti a reagire a nuove sanzioni dall'Ue
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