domenica 8 gennaio 2012

Nel silenzio assoluto il governo ha abolito il censimento delle armi



Che le lobby delle armi - che negli USA sono molto influenti - stiano cercando di estendere il loro mercato all'Europa, lo avevamo annunciato anche nel nostro editoriale del 12 Novembre, dove ci siamo spinti a prevedere che nei prossimi anni, con l'aumento della criminalità che si registrerà sicuramente "grazie" a queste politiche scellerate che impoveriscono i cittadini, sarà facilitata  anche da noi la vendita delle armi,  con la scusa di "dare la possibilità ai cittadini di difendersi", su modello americano. Una previsione abbastanza facile, se consideriamo che le lobby delle armi sono legate a doppio filo ai poteri massonici che si stanno impadronendo dell'Europa. Un mese fa, nell'assoluto silenzio di tutti i politici e di tutti i mass media (come sempre quando le leggi approvate sono scomode, ma nessuno se la sente di contrastarle perché volute dai poteri forti) il primo passo in questa direzione è stato fatto... 

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Dopo il duplice omicidio di padre e figlia nella Capitale, il sindaco Alemanno lancia l'allarme: "Troppe pistole in giro". Ma dalla manovra salva-Italia spunta un articolo che abolisce il catalogo nazionale delle armi che da 36 anni garantiva il controllo sulla diffusione

La rapina finita nel sangue due giorni fa a Romala follia omicida di metà dicembre a Firenzeriportano in primo piano il tema della licenze per il porto d’armi. Il motivo è semplice: giusto un mese prima di questi episodi, senza troppa pubblicità, il Parlamento ha cancellato con un tratto di penna il “catalogo nazionale delle armi comuni da sparo” cioé lo strumento che negli ultimi 36 anni della Repubblica ha garantito un controllo sul rilascio e la detenzione delle armi ammesse a circolare sul territorio italiano. Con il comma 7 dell’articolo 4 della legge (n. 183 del 12 novembre 2011) è stato abrogato l’articolo 7 della legge 18 aprile 1975, recante le “norme integrative della disciplina vigente per il controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi” istituito presso il ministero dell’Interno.

Quasi un atto amministrativo cui sono seguite polemiche ma sul quale il governo non ha fatto marcia indietro, considerando le critiche di alcuni parlamentari frutto di un infondato allarmismo. Tre giorni dopo, infatti, un gruppo di parlamentari del Pd ha presentato un disegno di legge che chiedeva il ripristino d’urgenza del catalogo e definiva quella scelta “inopinata e sconsiderata” per gli effetti che avrebbe avuto sulla sicurezza dei cittadini. Parole quasi profetiche. Un mese dopo, con una magnum Gianluca Casseri in piazza Dalmazia e poi nel mercato di Borgo Sal Lorenzo a Firenze uccideva ambulanti senegalesi come in un videogioco. E due sere fa, a Tor Pignattara, la sparatoria in cui vengono uccisi un cinese e la sua bimba di nove mesi. Stragi a mano armata che oggi riportano l’abolizione del pubblico registro delle armi al centro del dibattito e ovviamente chi l’ha caldeggiata nel mirino delle polemiche.

Continua ...
http://www.nocensura.com/2012/01/nel-silenzio-assoluto-il-governo-ha.html

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