Monti: "Medaglia d'oro per Giglio e Argentario"
GROSSETO – Sale a cinque il numero delle vittime del naufragio della Costa Concordia al largo dell'Isola del Giglio. Dopo il ritrovamento di due turisti francesi e di un peruviano membro dell'equipaggio, due cadaveri sono stati ritrovati nello scafo della nave Costa Concordia dai sommozzatori. I corpi sono di due anziani entrambi uomini. Erano tutti e due sott'acqua in una zona completamente allagata. "Sono stati ritrovati dai sommozzatori. Una cosa che potrebbe, purtroppo, succedere ancora". Lo ha reso noto Filippo Marina, capo relazioni esterne della Capitaneria di porto. Al momento non si sa ancora dove verranno trasferite le salme.
I sommozzatori della Guardia Costiera hanno trovato i due anziani uomini senza vita mentre stavano ispezionando la zona del salone ristorante della nave Costa Concordia. Le due vittime avevano addosso il giubbotto di salvataggio. I soccorritori hanno dato il via alle operazioni di trasporto dei cadaveri a riva.
I sommozzatori della Guardia Costiera hanno trovato i due anziani uomini senza vita mentre stavano ispezionando la zona del salone ristorante della nave Costa Concordia. Le due vittime avevano addosso il giubbotto di salvataggio. I soccorritori hanno dato il via alle operazioni di trasporto dei cadaveri a riva.
CAPITANERIA: OPERAZIONI SUB MOLTO DIFFICILI - ''Ci sono tavoli e sedie ammassati contro le pareti, moquette che formano barriere, poi il buio dei locali interni''. E' la descrizione fatta dal portavoce della Capitaneria di porto di Livorno, il capitano di fregata Francesco Paolillo, degli ambienti interni della nave Concordia dopo le diverse missioni subacquee effettuate oggi dai nuclei dei sommozzatori della guardia costiera. ''Si tratta di operazioni - aggiunge Paolillo - che vengono eseguite con molta attenzione e che prevedono situazioni con grosse difficolta', non solo tecniche, ma anche psicologiche e di orientamento, perche' bisogna fare i conti con l'oscurita' e con locali sottosopra''. Nella parte sommersa della nave operano tre nuclei di sommozzatori della Guardia costiera, tutti ad alta specializzazione, arrivati da Genova, San Benedetto del Tronto e Napoli e coordinati dal capitano di fregata, livornese di 44 anni, Rodolfo Raiteri.
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