Grosseto, 15 gen. (Adnkronos/Ign) - Proseguono senza sosta le ricerche delle persone - una quarantina circa - che mancano all'appello in seguito al naufragio della nave Costa Concordia.
Poco fa è stato raggiunto dai soccorritori un terzo superstite. L'uomo si chiama Marrico Gianpetroni ed è un capo commissario di bordo. I soccorritori hanno riferito di averlo trovato in buone condizioni sul ponte 3.
Due passeggeri coreani, due sposi 28enni in viaggio di nozze, erano già stati salvati nella notte. Hye Jim Jeong e Kideok Han, questi i nomi della coppia, erano rimasti intrappolati in una cabina, all'ottavo ponte, e sono rimasti chiusi lì, senza riuscire a scappare come molti degli altri passeggeri. I due, messi in salvo, hanno raccontato di aver urlato a lungo, senza riuscire a farsi sentire.
Con il salvataggio dei due sposi coreani e del commissario di bordo sono scesi dunque a 38 i dispersi ufficiali. La Prefettura sta comunque confrontando gli elenchi in suo possesso con quelli nelle mani dell'armatore, e non è escluso che vi siano persone che non si siano fermate a farsi registrare una volta messe in salvo e sbarcate a Porto Santo Stefano. Questo, viene spiegato, potrebbe spiegare un numero cosi' alto di persone non ancora rintracciate.
Nel frattempo vigili speleologi continuano a controllare a una una le 1500 cabine della nave Costa Concordia alla ricerca di altri superstiti, anche se c'è un problema per intere aree della nave sommerse o allagate e ostruite.
''Il comandante della nave ha accostato così tanto l'imbarcazione all'isola del Giglio, non poteva avvicinarsi così tanto all'isola, si è avvicinato così tanto che era inevitabile che questo scoglio se lo trovasse sotto la nave''. Così il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, che ha aggiunto: ''Questo scoglio ha tranciato la parte laterale della nave, che si è inclinata su un lato''. Sulla questione dell'avvicinamento delle navi da crociera all'isola del Giglio per permettere i saluti degli abitanti ai turisti, ''stiamo facendo indagini su questa circostanza, la stiamo verificando'', ha detto ancora il procuratore capo, che ha confermato che il comandante Francesco Schettino - arrestato ieri sera per abbandono della nave, omicidio colposo plurimo e disastro - ''non è stato sicuramente l'ultimo a lasciare la nave''.
"Il comandante ha abbandonato la nave quando c'erano ancora molti passeggeri da portare in salvo", e "le operazioni di soccorso non sono state coordinate dal comandante", ha continuato Verusio, che coordina l'inchiesta sulla sciagura della nave. "Stiamo verificando -ha aggiunto il procuratore capo- chi si è assunto poi il compito di dirigere le operazioni di salvataggio, perché il comandante ha abbandonato la nave molte ore prima che si concludessero le operazioni di salvataggio di tutte le persone a bordo".
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