Il 2012 inizia con un lieto evento per la scienza: nate le prime scimmiette 'chimera', cuccioli il cui corpo e' un puzzle di cellule con diverso Dna, come se ciascuna scimmietta fosse il mix di piu' scimmie diverse.
Annunciato sulla rivista Cell, e' il traguardo raggiunto 'incollando' insieme cellule di tanti embrioni di scimmie e creando cosi' un unico embrione chimera poi fatto sviluppare nell'utero di una mamma scimmia.
L'esperimento e' di Shoukhrat Mitalipov del Oregon National Primate Research Center presso la Oregon Health & Science University che ha rassicurato che il suo intento e' solo di fare ricerca al fine di capire come funzionano veramente in un primate (un animale piu' simile a noi) le staminali embrionali, senza la benche' minima intenzione di ripetere l'esperimento con cellule umane.
Le scimmiette sono sane e normali. Il loro corpo e' un puzzle di cellule con Dna diverso: ciascun cucciolo, in pratica, racchiude in se' almeno sei diverse identita' genetiche. E' come se un braccino fosse di una scimmia, l'altro di un'altra, la bocca di un'altra ancora e cosi' via.
Le chimere sono nate unendo cellule embrionali 'totipotenti': gli esperti hanno raccolto queste cellule da diversi embrioni di scimmia e le hanno messe l'una accanto all'altra. Queste hanno unito le forze e formato embrioncini che poi sono stati impiantati nell'utero di scimmie.
E' impossibile fare una scimmia chimera usando staminali embrionali cresciute in provetta (come si fa coi topi), spiega Mitalipov, solo le staminali prese da diversi embrioni ai primissimi stadi di sviluppo e poi subito unite insieme sono capaci di creare una nuova vita.
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