venerdì 6 gennaio 2012

Quelli che guadagnano 20mila euro e hanno lo yacht


Lo scandalo dell’evasione fiscale e i suoi assurdi casi limite
E’ Repubblica con Roberto Petrini a incrociare i dati dei contribuenti con il macchinone, la barca, e 20mila euro di reddito: uno scandalo tutto italiano, che pensa di poter prendere in giro l’Agenzia delle Entrate e farla franca. Ecco i dati del fisco:
Per i dati è bastato interrogare Serpico:
Stando ai dati elaborati dalla Sogei, la società «megacomputer dell’amministrazione fiscale dello Stato, elaborati poche settimane fa, ci sono 27 milioni di italiani che denunciano al fisco meno di 20 mila euro. Ma tra questa schiera di contribuenti onesti ci sono molte mele marce: 188 mila possessori di autovetture oltre i 185 kw; 42 mila possessori di natanti di fascia media e alta; 518 possessori di aerei ed elicotteri. Il governo Monti ha già posto nel mirino i cosiddetti finti-poveri: la tassa sul lusso, introdotta con la recente manovra salva-Italia, prevede che l’addizionale erariale sia di 20 euro per ogni kw in più oltre quota 185 kw. Perle barche la tassa di stazionamento in porto varia dai 5 euro al giorno (tra i 10 e i 12 metri) fino ad un massimo di 703 euro al giorno per gli scafi oltre i 64 metri. Infine gli aerei: 1,50 euro al kg. fino al peso di 1 tonnellata, fino a 7,55 euro al kg. per velivoli oltre le 10 tonnellate.Una mossa per colpire le cose, quando i proprietari sono finti poveri. Ma in arrivo, oltre alla mega banca dati e alla tracciabilità già varate dal governo, c’è anche il redditometro: 100 voci di spesa, rappresentativi di tutti gli aspetti della vita quotidiana, contribuiranno a stimare il reddito: dalle case, agli aerei, alle polizze vita, ai cavalli ed opere d’arte.
Continua ...
 http://www.giornalettismo.com/archives/185839/quelli-che-guadagnano-20mila-euro-e-hanno-lo-yacht/

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