Palermo, 23 feb. (Adnkronos/Ign) - L'ex ministro democristiano Calogero Mannino è stato iscritto dalla Procura di Palermo nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta trattativa tra lo Stato e la mafia subito dopo le stragi. Mannino è indagato per violenza o minaccia a un corpo politico o istituzionale dello Stato.L'ex ministro, che si proclama "totalmente estraneo alla vicenda", verrà interrogato lunedì prossimo dai magistrati che coordinano l'inchiesta, il procuratore aggiunto Antonio Ingroia e i pm Nino Di Matteo, Paolo Guido e Lia Sava. Secondo i magistrati della Dda di Palermo, Mannino avrebbe fatto pressioni dopo le stragi del '92 per alleggerire il carcere duro per i mafiosi.
Dopo l'omicidio dell'eurodeputato Salvo Lima, nel marzo '92, Mannino avrebbe espresso timori per la sua vita. A parlarne è stato anche di recente, durante un'interrogatorio ai magistrati di Palermo, l'ex presidente del Senato Nicola Mancino. Calogero Mannino è stato assolto definitivamente dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
"Leggo su un giornale web (viva il segreto investigativo!) la notizia dell'avviso di garanzia che mi era stato notificato ieri dalla Dia per conto della Procura della Repubblica di Palermo'' commenta Mannino. "Fantasticare su qualche partecipazione al contesto della cosidetta trattativa significa alterare i fatti, la loro rappresentazione anche dopo venti anni e tentare di fare di me il capro espiatorio di rappresentazioni da disinformazione, probabilmente quelle che hanno reso impossibile accertare la verità di quegli anni tragici - dice ancora - Avrei esercitato 'pressioni su appartenenti alle istituzioni... affinché non fossero adottati, o non fossero prorogati provvedimenti... di cui all'art. 41 bis'. Se non fosse il testo del capo d'accusa lo considererei o uno scherzo o un delirio. Ma vengo sottoposto ancora una volta 'al martirio della pazienza'. La mia difesa ancora una volta sarà secca ed intransigente. Respingo nel modo più totale ogni sospetto ed anche impressione d'accusa".
Con Calogero Mannino si allunga la lista di indagati 'eccellenti'. Nei mesi scorsi erano già stati iscritti nel registro degli indagati il prefetto Mario Mori e il capitano dei Carabinieri Giuseppe De Donno, ma anche Marcello Dell'Utri.
Nella stessa indagine sono indagati anche capimafia di spessore come i boss Totò Riina e Bernardo Provenzano. Non si esclude, però, che nei prossimi giorni il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, e i pm che si occupano dell'inchiesta sulla trattativa possano iscrivere nel registro degli indagati altri nomi di politici che per ora sono top secret.
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