SNYDER (TEXAS) - Dal basso, il pigro girare delle pale richiama il ritmo solenne delle ali di un albatro in volo. Per capire cosa ci voglia a muoverle, bisogna salire in cima, cento metri più in alto. Qui il vento sta soffiando a 54 chilometri l'ora, la velocità ottimale per le pale della centrale: imbragato da due moschettoni assicurati al tetto, sembra di volare in un elicottero senza cabina e senza sedile. La torre è alta come un palazzo di 20 piani e, da lì, se ne vedono a decine sparse sui bassi rilievi della pianura sterminata, dove i campi di cotone del Texas nord-occidentale cedono il passo ai cespugli e all'erba secca del paesaggio aspro di Non è un paese per vecchi, l'ultimo film dei fratelli Coen. Se c'è un posto in cui, le turbine hanno, in qualche modo, la storia dalla loro parte, è questo. Per arrivare alle centrali eoliche di Snyder, infatti, ci siamo lasciati alle spalle un orizzonte altrettanto vuoto, anch'esso punteggiato, però, da decine di macchinari: le trivelle di uno dei grandi bacini petroliferi americani, lo scenario dove è stato girato un altro film da Oscar, Il petroliere. Dalle trivelle alle turbine: quasi come vedersi scorrere davanti agli occhi il passaggio alla nuova frontiera dell'energia.
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