Giornata nera, quella di oggi, per . Sul capo di Intel esono piovuti praticamente in contemporanea il comunicato con il quale la Commissione Europea la informava di un controllo a sorpresa presso alcuni importanti rivenditori di personal computer e quindi l'ispezione vera e propria condotta dagli emissari Ue negli uffici Intel di Monaco di Baviera e in quelli di Media Markt-Saturn, la società satellite del gruppo tedesco Metro, e dell'inglese Dsg International (proprietaria dei marchi Dixons e Currys). L'edizione online del Sole 24 Ore è anche a conoscenza di perquisizione negli uffici italiani di media Wordl. Il gruppo tedesco interpellato ha infatti confermato ma non rilascia commenti in merito.
Cosa stiano cercando a Bruxelles è noto: Intel è sotto indagine per (presunta) violazione delle norme antitrust e la Commissione (si legge nella nota ufficiale) "ha ragione di credere che la compagnia possa aver violato le regole comunitarie in materia di restrizioni delle politiche commerciali (Articolo 81) e/o abusato della propria posizione dominante (Article 82). Il "raid" odierno presso uno dei retailer (Media Markt) al centro della diatriba fra Intel e Amd (con la seconda che imputa alla prima la responsabilità di essere esclusa a priori dal catalogo dei computer venduti dalla catena) è quindi solo un passo preliminare, recita sempre il comunicato, nel processo di investigazione necessario per rilevare compiutamente la posizione della casa di Santa Clara. Nulla di predeterminato e di ostile, tengono a precisare i portavoce della Commissione, nei confronti di Intel, di cui vengono rispettati tutti i diritti alla propria difesa. Ma intanto le ispezioni non si esauriranno certo ad oggi e sebbene da Intel fanno sapere che si tratta di "normali procedure nell'ambito della cooperazione in atto con le autorità europee" l'aria che tira sul primo fornitore al mondo di chip non è delle più tranquille. Per la metà di marzo a Bruxelles è prevista un'udienza molto importante e intanto in casa Amd hanno salutato la decisione a procedere della Ue con ovvia soddisfazione: "questo – parole di Giuliano Meroni, Presidente di Amd a livello Emea - è un importante allargamento delle attività investigative della Commissione Europea nei confronti delle pratiche commerciali anticoncorrenziali di Intel e dei conseguenti danni che tali pratiche comportano per i consumatori".
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