Roma - Un database per schedare i cittadini, una rete di operatori telefonici che collaborano con lo stato per controllarli. Gli Stati Uniti spingono l'acceleratore sul fronte di monitoraggio e sorveglianza. Con un database biometrico nuovo di zecca e con la rinnovata fiducia concessa alle telco che finora si sono infiltrate nella vita dei cittadini. Scansioni dell'iride, tratti del volto, impronte del palmo delle mani andranno ad aggiungersi ai 55 milioni di set di impronte digitali archiviate nell'attuale database dell'FBI. Il nuovo strumento sarà più completo, più agile e più accurato, costerà un miliardo di dollari, sarà sviluppato e gestito per dieci anni da Lockheed Martin, l'azienda che si è occupata di costruire l'archivio fin qui utilizzato.
Il database si chiamerà Next Generation Identification. I cittadini onesti non avranno di che temere, ha spiegato Thomas E. Bush III per l'FBI: nel database convergeranno le identità biometriche di criminali, di terroristi e sospetti terroristi, di coloro che visitano gli Stati Uniti con una fedina penale che non sia intonsa. L'obiettivo di un rinnovato database? Semplificare lo scambio e la condivisione di informazioni fra le istituzioni americane, spiegano dall'FBI: l'archivio verrà sviluppato aderendo agli standard tecnici condivisi fra il Dipartimento della Homeland Security, il Dipartimento della Difesa e le altre istituzioni che si occupano di tutelare la sicurezza dei cittadini. Questo scambio di dati potrebbe essere operato anche a livello internazionale, un'opzione ventilata in precedenza dall'FBI, una strategia che potrebbe aprire la strada alla costruzione di un database sterminato, condiviso tra le forze dell'ordine di mezzo mondo.
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