12 feb. - Due sere fa nella villa di Arcore, Silvio Berlusconi ha invitato Daniela Santanchè e Francesco Storace con l'intento di far confluire "La Destra" nel Pdl, ma la cena non ha avuto l'esito sperato dal Cavaliere, ovvero i due esponenti della Destra non hanno accettato la proposta. Le spiegazioni del diniego sono ben illustrate in un'intervista pubblicata quest'oggi sul quotidiano La Stampa che vi proponiamo.
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Quando Silvio Berlusconi ti invita a cena a casa sua e ti avvolge nella sua simpatia, liberarsi dall’abbraccio è un’impresa che richiede un gran temperamento.
Come quello dimostrato domenica sera da Daniela Santanchè nella villa di Arcore.
Erano le nove e dopo un lungo scambio di convenevoli e piacevolezze con i due capi della «Destra» (c’era anche Francesco Storace), il Cavaliere era andato al dunque.
E a quel punto la Daniela ha scandito queste testuali parole: «Caro Silvio, lo sai, noi siamo amici, ma se non troveremo un accordo elettorale, non avere dubbi: in campagna elettorale io sarò spietata!». Spietata con tutti, si intende. Ma per far capire con chi ce l’avesse in particolare, la Santanchè ha rincarato la dose: «Ti metti in mano di chi, per indebolirti, minacciava di appoggiare la legge Gentiloni...». E tutti hanno capito che alludeva a Gianfranco Fini.
Due sere fa la cena in villa tra i capi de «La Destra» e il padrone di casa non è finita bene.
Continua ...
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