MILANO - La Lega non vuole sentire storie. "Niente tentennamenti e soprattutto si sta sulle cose decise e sulla parola data", dice Umberto Bossi. Il tono perentorio usato dal senatur sulla formazione del Governo vuole significare una sola cosa: che "indietro non si torna", come ha confidato ieri ai colonnelli nella sede di via Bellerio dove gli 85 parlamentari eletti nelle file del Carroccio hanno posato per una foto di gruppo con il Capo. E che "bisogna fare in fretta, molto in fretta". La partita per i ministri, taglia corto Bossi, "si deve chiudere prima dell'elezione dei presidenti di Camera e Senato, sennò - aggiunge - sono sempre possibili sorprese". Assicura, il segretario federale, che la lista dei ministri, almeno per quanto riguarda quelli leghisti, "sarà chiusa entro sabato. Voglio avere un accordo scritto, nero su bianco" - ha spiegato ai suoi. Proprio per sabato, non a caso, è stato fissato un nuovo incontro, a questo punto decisivo, tra Bossi e il premier in pectore Silvio Berlusconi. In casa Lega non c'è uno che non sia pronto a scommettere che la rosa proposta e annunciata ai giornalisti domenica scorsa dopo l'incontro di Arcore alla fine non verrà rispettata.
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http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/politica/formazione-governo/lega-patti/lega-patti.html
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