Di fronte alla terza sezione della corte d'Assise di Palermo, i pm Nino Di Matteo e Lia Sava concludono la requisitoria nel processo per l'omicidio di Salvatore Geraci, nel 2004, per cui sono imputati i componenti della cosca di Villabate. Una ricostruzione dettagliata della giornata dell'omicidio e degli spostamenti dei personaggi coinvolti, fino ai 'siparietti' messi sù ad hoc per sviare gli inquirenti che ascoltavano le conversazioni. Massimo della pena richiesta per i tre imputati. Le arringhe difensive a prtire dal 16 maggio“Il corpo senza vita di Geraci…”, “ma quannu fù?”, “sta jurnata, oggi”, “allucinante…questo è stato in carcere con mio padre…”. Sono le 1 e 15 della notte del 5 ottobre 2004 e una microspia piazzata in un’auto intercetta il colloquio fra Nicola Mandalà e suo cugino, Gioacchino Badagliacca. Nulla di strano per due persone che acquistano il Giornale di Sicilia da uno strillone, se non fosse che uno dei due è coinvolto proprio nell’omicidio in questione per cui oggi, i pm della Dda di Palermo, Nino Di Matteo e Lia Sava, hanno chiesto l’ergastolo per i tre imputati: Nicola Mandalà (nella foto), Ezio Fontana e Damiano Rizzo.
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