Lhasa, 29 apr. (Adnkronos/Ign) - Prime sentenze in Cina per i disordini di Lhasa, capitale del Tibet. Diciassette persone sono state condannate a pene detentive comprese tra i tre anni e l'ergastolo per aver partecipato alle proteste contro Pechino scoppiate nella regione himalayana il 14 marzo scorso. A riferirlo l'agenzia ufficiale Xinhua sottolineando che la Cina ha accusato i manifestanti tibetani di aver ucciso 18 civili e un agente di polizia.Il verdetto del tribunale di Lhasa è stato annunciato nell'ambito di un processo pubblico a cui hanno assistito più di 200 persone, compresi alcuni monaci buddisti, medici e comuni cittadini.Continua intanto il tormentato viaggio della torcia Olimpica. Almeno sei manifestanti che protestavano contro i Giochi di Pechino sono stati arrestati ad Hanoi prima dell'inizio della corsa della fiaccola che oggi attraverserà Ho chi Minh. Due dimostranti hanno manifestato con cartelli in cui sotto alla scritta 'Pechino 2008' i cinque cerchi che nella bndiera olimpica rappresentano i continenti erano raffigurati come manette. I due sono stati rapidamente fatti allontanare da decine di agenti in uniforme ed in borghese.
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