Girolamo Guddo, 72 anni, accusato dai pentiti di aver dato appoggio esterno alle cosche per la strage di Capaci del 23 maggio 1992 e di aver brindato dopo la morte di Giovanni Falcone, è stato rinviato a giudizio per concorso in associazione mafiosa. La decisione è del gup Maria Elena Gamberini su richiesta dei pm Rita Fulantelli e Maurizio De Lucia. Il processo, secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, si svolgerà il 21 luglio davanti alla quinta sezione del Tribunale. A casa Guddo, secondo i pentiti, oltre al brindisi, in precedenza si era tenuto un summit di mafia in cui la cupola organizzò l'omicidio dell'europarlamentare Dc Salvo Lima e le stragi di Falcone e Borsellino. La difesa di Guddo aveva presentato una consulenza di parte per una malattia. Guddo, però, aveva rinunciato alla perizia collegiale che il giudice stava per ordinare, accettando il dibattimento. A metà degli anni 90 Guddo era stato processato e condannato a Caltanissetta a sette anni, assieme ai responsabili della strage di Capaci. La Cassazione stabilì che la sede competente per giudicarlo fosse Palermo e non Caltanissetta, perché Guddo non aveva avuto un ruolo nella strage ma aveva dato un appoggio esterno alle cosche. Così la sentenza era stata annullata con il rinvio degli atti alla Procura del capoluogo.
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