La Procura della Cassazione ha chiesto il rigetto del ricorso con il quale l'ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro - eletto senatore e vice segretario dell'Udc - ha reclamato contro la decisione del gip di Palermo, dello scorso 20 dicembre, di archiviare la sua denuncia per calunnia nei confronti del collaboratore di giustizia Salvatore Lanzalaco che, nell'ambito del processo alle 'talpe della dda', lo aveva accusato di corruzione. Le dichiarazioni del pentito - in base alle quali Cuffaro avrebbe sistemato 2.000-2.500 tra medici e personale paramedico gestendo i concorsi della sanità in Sicilia tra il 1989 e il 1991 - non avevano trovato riscontri ed erano uscite dal processo. Per questo Cuffaro aveva querelato Lanzalaco nei confronti del quale chiedeva l'apertura di un procedimento per calunnia. In Cassazione il suo difensore, avvocato Claudio Gallina, ha contestato le modalità dell'archiviazione disposte dal gip "senza fissare - ha spiegato - l'udienza di opposizione nella quale si sarebbe dovuto svolgere il contraddittorio". Cuffaro, nel processo alle 'talpe della dda', è stato condannato a cinque anni di reclusione e all'interdizione perpetua dei pubblici uffici per favoreggiamento e rivelazione di segreti d'ufficio.La Sesta sezione penale della Cassazione ha definitivamente confermato l'archiviazione della querela per calunnia presentata dall'ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro nei confronti del collaboratore di giustizia Salvatore Lanzalaco. In particolare, la Suprema Corte ha confermato il decreto di archiviazione emesso dal gip di Palermo, il 20 dicembre 2007, e ha rigettato (con condanna alle spese) il ricorso di Cuffaro che si opponeva alla chiusura del fascicolored (25 giu 2008, 17:43)
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