Roma, 25 giu. (Adnkronos Salute) - Dal succo di olive in pillole un rimedio naturale contro la psoriasi, malattia della pelle che affligge due milioni e mezzo di italiani e ben 120 milioni di persone nel mondo. Sono positivi i risultati dei test condotti in Giappone con un integratore a base di succo di olive trasformato in polvere, grazie alla tecnologia americana ma con un 'papà' tutto italiano, lo scienziato Roberto Crea. Nato in Calabria, Crea vive negli Usa da oltre 25 anni, dove ha fondato la CreAgri Inc studiando e brevettando le proprietà benefiche delle olive. Da questo frutto, infatti, non si ricava solo il condimento principe della dieta mediterranea. "Ci siamo concentrati - spiega Crea all'ADNKRONOS SALUTE - sul succo e sull'acqua di vegetazione delle olive, un prodotto di scarto dei frantoi. E abbiamo scoperto che è invece preziosissimo, ricco di polifenoli, i biopolifenoli, 300 volte più presenti che nell'olio extravergine. Siamo riusciti a estrarli e trasformarli in polvere, grazie a una nuova tecnologia, sfruttandone così i tanti effetti benefici", sottolinea lo scienziato. I biopolifenoli hanno ''una potente azione antinfiammatoria, antiossidante e regolano il sistema immunitario, rafforzandolo. Nelle prove cliniche condotte in Usa e Giappone, prima sull'animale e poi sull'uomo, si è ottenuta la riduzione del dolore e dei gonfiori in pazienti con artrite". Non solo. "Sono in corso studi clinici - prosegue - in Giappone per testare gli effetti contro le malattie della pelle, in particolare la psoriasi. Su 10 pazienti, dopo pochi mesi, si sono ottenuti risultati sorprendenti sulle lesioni tipiche di questa patologia, altamente invalidante dal punto di vista psicologico". Potrebbe arrivare dunque dalle olive, e dal loro prezioso succo, una speranza per i pazienti con psoriasi, anche in Italia. Nella Penisola, l'integratore battezzato 'Olivenol' dovrebbe essere disponibile in autunno, o comunque entro l'anno. Una capsula contiene l'equivalente in polifenoli di un quarto di litro d'olio extravergine. "E si tratta di sostanze altamente attive anche a piccole concentrazioni", sottolinea il biochimico. Allo studio anche l'uso del succo delle olive opportunamente trattato per l'industria alimentare. "Si può aggiungere - spiega Crea - nel processo produttivo di cibi e bevande, per arricchirle di effetti antiossidanti e antinfiammatori". Gli sviluppi sono tanti, promette lo scienziato: "Si potrebbero produrre sostanze attive - ipotizza - contro l'invecchiamento, i tumori della pelle o altri danni dei raggi solari".
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