MESSINA - Avrebbero versato per anni in silenzio il pizzo alla mafia, senza denunciare le estorsioni. Per questo undici tra imprenditori e commercianti, tutte vittime a Messina delle esose richieste del clan mafioso Barbera-D'Arrigo-Santovito, sono indagati per favoreggiamento aggravato dall'aver agevolato un'associazione mafiosa. Quando sono stati interrogati dai carabinieri del Reparto operativo, hanno continuato a negare anche davanti all'evidenza delle contestazioni. Ora entrano nel procedimento "Case basse" che venerdi' scorso aveva portato in carcere 28 tra boss emergenti della mafia messinese e affiliati taglieggiatori. (Agr)
Nessun commento:
Posta un commento