Pechino, 29 lug. (Ign) - Non c'è pace tra il governo cinese e Amnesty International. Dopo un rapporto dell'associazione, impegnata da 47 anni nella difesa dei diritti umani, che accusa Pechino di non avere fatto un solo passo avanti in questa direzione. E documenta l'uso della ''rieducazione attraverso il lavoro'', la soppressione dei diritti degli attivisti e dei giornalisti e la carcerazione arbitraria. Ma il ministro degli Esteri cinese attacca: il rapporto dimostra che l'associazione ci guarda attraverso un paio di ''occhiali sporchi''. E afferma che chi ha capito la Cina non approva il documento di Amnesty.
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