New York - Fumata nera nel Consiglio di sicurezza dell’Onu: la Russia ha respinto la bozza delle Nazioni Unite che dovrebbe ratificare l’accordo per il cessate il fuoco. Secondo l’ambasciatore al palazzo di vetro, Vitaly Churkin, essa contraddice l’intesa tra Mosca e Tbilisi, affermando che le posizioni militari russe devono tornare a essere quelle prima del conflitto. Mosca insiste invece sulla necessità, sancita nell’accordo, di mantenere posizioni militari nella parte georgiana del confine con l’Ossezia del sud. La Russia, ha lasciato intendere l’ambasciatore, porrebbe il veto alla risoluzione, che per Mosca deve riprendere interamente il piano di pace in sei punti mediato dal presidente francese, presidente di turno dell’UE, Nicolas Sarkozy. Churkin ha evitato a tutti quella che ha definito "una perdita di tempo", ovvero la messa al voto della bozza di risoluzione. Inoltre, il testo della bozza reca l’appello per l’integrità territoriale della Georgia, sgradita al Cremlino.
La Duma riconoscerà regioni separatiste Il parlamento russo è pronto a riconoscere l’indipendenza dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia. "Se è ciò che i popoli di queste repubbliche chiedono, lo faremo", ha detto il presidente, Sergei Mironov, fidatissimo del Cremlino. Una sessione straordinaria del parlamento è stata fissata per il prossimo 25 agosto, secondo quanto riferito dall’agenzia Ria Novosti, che ha citato il vice presidente, Svetlana Orlova.
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