Le scuole italiane rappresentano luoghi sempre più insicuri e i fondi per "adeguarle" scarseggiano. A fotografare lo stato di salute degli edifici scolastici del nostro Paese è il VI Rapporto (su sicurezza, qualità e confort) di Cittadinanzaattiva. L'enorme numero di incidenti scolastici che si verificano all'interno degli istituti scolastici ne è la controprova. L'indagine è stata svolta in 132 scuole di ogni ordine e grado, dislocate in 12 regioni, per un totale di oltre 41.269 studenti. Il campionario di casi "al limite" illustrato da Cittadinanzattiva è lunghissimo. "Una cantina umida per fare ginnastica, spazi verdi incolti e privi di recinzione, aule riscaldate con stufe elettriche alla faccia del risparmio energetico, termosifoni che cadono, aule poste sotto il livello stradale, porte scrostate, infiltrazioni di acqua, tubi e fili a vista, pavimenti e sanitari vecchi e rotti, impianti elettrici risalenti agli anni Quaranta, ascensori non collaudati". Ecco soltanto alcuni esempi di malascuola denunciati questa mattina da Cittadinanzattiva. In questa poco edificante graduatoria, la scuola meno sicura è quella per l'infanzia intitolata a Giacomo Leopardi nel centro di Lamezia Terme.
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http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/sicurezza-istituti/sicurezza-istituti/sicurezza-istituti.html
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