Da quando e' scoppiata la crisi finanziaria tutti i vari mezzi di informazione si dispensano nel fornire consigli su come il risparmiatore medio deve affrontare la crisi. Ma, visto che la tragedia e' stata evitata grazie allo Stato, appaiono abbastanza discutibili, almeno alla stato dei fatti, quei consigli che indicano questo o quell'altro prodotto piu' o meno strutturato e comunque promosso da quella o quell'altra banca che, se e' ancora in piedi, lo deve essenzialmente allo Stato. I consigli piu' diffusi portano tanto di firma dei rispettivi promotori finanziari dei vari prodotti... consigli tutti uguali: “il mio prodotto e' buono e sicuro” e sembra che dicano “non parlo male di quell'altro” perche', come si dice in Toscana, “cencio che dice male di straccio”, sarebbe proprio il colmo della satira finanziaria e non solo.
Noi abbiamo valutato come ponderata la politica del Governo in materia, ben sfrondandola dagli eccessi di trionfalismo a cui il presidente del Consiglio cerca di abituarci, anche perche' non c'erano alternative (1). Nel contempo, proprio per chi non avesse voglia di tenersi i soldi ben stretti e avesse voglia di smobilizzarli li' dove erano a rischio, abbiamo indicato i Buoni Postali Fruttiferi [Btp] (2).
Sta cambiando qualcosa per il risparmiatore? Il presidente americano George W.Bush che fa politica “socialista” come il “liberista” Silvio Berlusconi o lo “statalista conservatore” presidente francese Nicolas Sarkozy. Boh! Vedremo. Se dall'emergenza si passera' all'ordinarieta', vedremo quali saranno opportunita' e offerte. Per il momento, la parola imperante e' “normalizzazione” con la sovraintendenza dello Stato. Domani vedremo
Continua ...
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