mercoledì 15 ottobre 2008

Uccise i genitori per ereditare, torna in libertà Pietro Maso

Il tribunale di sorveglianza di Milano ha concesso la semilibertà a Pietro Maso, condannato a 30 anni per aver ucciso nel '91 i genitori. Maso, detenuto nel carcere milanese di Opera, all'epoca dell'omicidio, commesso con l'aiuto di tre amici, aveva 19 anni. Fu condannato a 30 anni a Verona, nel febbraio 1992, condanna poi confermata in Appello e in Cassazione. Maso è uscito dal carcere per un permesso premio, il secondo, a Pasqua del 2007. Il primo risale all'ottobre 2006. Il duplice omicidio venne denunciato da Pietro, che aveva sostenuto di aver fatto la scoperta al ritorno a casa dalla discoteca, trovando i corpi dei genitori distesi in una pozza di sangue vicino ad una scala interna della casa. I coniugi Maso, Antonio e Rosa, erano stati uccisi con bastonate alla testa, e in un primo tempo si era pensato al tragico esito di una rapina. Dopo tre giorni di interrogatori, Pietro e i suoi tre amici, Giorgio Carbonin, Paolo Cavazza, con il diciasettenne B.D., avevano ceduto e confessato.
Continua ...
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