Roma, 27 mar. (Apcom) - I dubbi su una possibile complicità della moglie o di altri familiari di Josef Fritzl continuano a tenere banco in Austria, anche dopo la conclusione del processo che ha comminato l'ergastolo in clinica psichiatrica al 73enne austriaco. Un avvocato tedesco di Duisburg, Hans Ulrich Groth - riporta oggi il quotidiano austriaco Der Kurier - ha deciso di sporgere denuncia contro la madre e il figlio primogenito di Fritzl che, secondo lui, "dovevano sapere dell'esistenza dell'abitazione sotterranea". A questo si aggiunge lo "stupore" per il fatto che non sia stato fatto alcuno sforzo effettivo per chiarire la loro posizione nella vicenda. "Qualsiasi donna di casa, qualsia domestica o la curiosità di qualsiasi bambino - scrive l'avvocato - prima o dopo avrebbe scoperto un passaggio segreto in una cantina". La procura di St.Poelten si difende: "Abbiamo ascoltato oltre 140 testimoni, ma non è emerso nulla".
http://www.apcom.net/newscronaca/20090327_115201_1824b10_59045.shtml
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