(AGI) - Londra, 26 mar. - Dopo il codice segreto del bancomat, gli estremi della carta di credito l'ultima frontiera nel furto dei dati personali riguarda il segreto piu' unico ed intimo: il proprio Dna. Pirata del genoma possono senza grandi difficolta' rubare la sequenza del Dna di ognuno di noi. Secondo quanto rivelato da un'inchiesta del britannico New Scientist un hacker puo' impadronirsi del materiale genetico impossessandosi di un bicchiere usato dall'inconsapevole vittima. E' quanto ha fatto un giornalista del settimanale, n giornalista del settimanale, Michael Reilly, che ha recuperato dal cestino dei rifuti un bicchiere da cui ha recuperato la saliva di un suo collega, Peter Aldhous. Il materiale trafugato e' stato dato, senza fornire chiarimenti, a un'azienda in grado di isolare il Dna da materiale biologico. Dopo poche settimane Reilly ha ricevuto a casa la fiala col Dna di Aldhous. A questo punto rivolgendosi ad un altro laboratorioha fatto moltiplicare il campione di Dna in suo possesso. Infine il finto pirata del genoma a chiesto un'altra societa' di far analizzare il Dna. Quest'ultima, la meno sprovveduta della serie (forse) oltre a richiedere il consenso informato della persona cui appartiene il Dna ha spedito a casa del richiedente un tampone con cui il soggetto deve sfregarsi il palato. Il giornalista si e' limitato a versare un po' del campione di Dna del collega sul bastoncino inviandolo con la falsa dichiarazione al laboratorio. Alla fine oltre ad aver senza difficolta rubato un campione del Dna di un'altra persona l'hacker conosce la sequenza del genoma della sua vittima.
http://www.agi.it/ultime-notizie-page/200903262159-cro-rom1200-art.html
Nessun commento:
Posta un commento