(AGI) - Roma, 24 mar. - Pretendevano sesso o denaro dalle prostitute per non multarle in base all'ultima ordinanza anti prostituzione emessa dal sindaco di Roma il 16 settembre dell'anno scorso. Agli arresti domiciliari sono finiti tre agenti della polizia provinciale, di eta' compresa tra i 30 e i 32 anni, su richiesta del pm Luca Tescaroli, al termine di una indagine condotta dai carabinieri. Sono stati gli stessi militari della stazione di Ponte Galeria a ricevere, tra il settembre e il novembre del 2008, diverse segnalazioni e denunce da parte di alcune prostitute che frequentavano via di Malagrotta. Le ragazze hanno raccontato ai carabinieri che in piu' occasioni degli agenti della polizia municipale, in uniforme e con l'auto di servizio, hanno preteso da loro rapporti sessuali o sconti sulle prestazioni per evitare la multa. In altre occasioni gli stessi agenti hanno chiesto alle ragazze, per "chiudere un occhio", alcune somme di denaro, dai 30 ai 50 euro. I tre agenti dovranno rispondere di alcuni episodi di concussione consumata e tentata, mentre per uno dei tre e' stata avanzata anche l'ipotesi di rapina per aver sottratto con la forza ad una delle prostitute il telefono cellulare e 80 euro. Sono state le stesse 'lucciole' ad indicare il numero della targa dell'auto della polizia provinciale ai carabinieri. Nel corso della indagine i militari sono riusciti a risalire ai tre responsabili verificando anche i loro orari di servizio. In un'altra occasione due degli agenti fermati hanno costretto un cliente delle prostitute a consegnare 200 euro per evitare la multa. (AGI)
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