ROMA - La coinfezione tra Tubercolosi e Hiv è assai più mortale di quanto finora calcolato: il Report Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) 2009, sul controllo della Tbc, con i dati del 2007, ha aggiornato le precedenti stime, scoprendo che uno morto di tubercolosi su 4 riguarda pazienti affetti da Hiv. Il doppio di quanto era stato stimato prima. Nel 2007, dicono ora i dati, ci sono stati 1 milione e 370 mila casi di tubercolosi tra i sieropositivi e 456 mila morti. Il totale di decessi ogni anno a causa della Tbc si attesta, compresi gli Hiv positivi, a quasi un milione e 700 mila ogni anno in tutto il pianeta. Oggi, 24 marzo, è la Giornata mondiale della Tubercolosi indetta dall'Oms, e come ormai da più di un decennio è l'occasione per fare il punto dell'epidemia globale, soprattutto in quei 22 paesi (in gran parte di Asia, Africa subsahariana e Federazione Russa), dove la Tbc è un'emergenza. Così, nella stessa data in cui nel 1882, in una celebre conferenza, a Berlino, Robert Koch annunciava la scoperta del micobatterio che causa la malattia, a Rio de Janeiro, in Brasile, oggi, gli esperti riuniti rilanceranno l'allarme: 9 milioni e 300 mila nuovi casi ogni anno, circa 500 mila i pazienti colpiti da ceppi resistenti ai farmaci di prima linea e 50 mila (in 55 paesi, compresa l'Italia) le vittime della "micidiale" XDR-TB, la super-resistenza a quasi tutti i farmaci (e in alcuni rari casi, a qualsiasi medicinale finora conosciuto).
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http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/scienze/giornata-tbc/giornata-tbc/giornata-tbc.html
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