Primo passo avanti nella ricerca del Pentagono sulle cellule staminali 'indotte' (quelle non ottenute da embrioni) per rigenerare arti amputati dei reduci dall'Iraq e dell'Afghanistan si registra il primo progresso significativo. I ricercatori sono riusciti a trasformare nelle cavie di laboratorio le cellule epiteliali, fatte regredire allo stato primordiale, nell'equivalente di un blastema: una massa di cellule indifferenziate che possono svilupparsi in nuove parti di un corpo. I blastema in natura sono presenti in salamandre e i tritoni, animali in grado di ripristinare arti e le funzioni correlate in caso di amputazione.L'obiettivo finale - ancora lontano - e' riuscire a replicare sull'uomo questa capacita' straordinaria prorpia die due anfibi. Prima del traguardo finale, ancora lontano informa Wired, si punta alla fase due: trasformare l'ammasso cellulare in tessuti muscolari.
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http://www.aduc.it/dyn/ucquot/
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