ASADABAD - La Nato è di nuovo sotto accusa per le stragi di civili in Afghanistan, determinate da errori militari dell'Alleanza nella guerra con i talebani. L'ultimo episodio nel mirino riguarda l'operazione con cui l'Isaf avrebbe eliminato, a suo dire, "quattro combattenti nemici nella provincia di Kunar, nel nord est". I quattro erano parte di un commando di otto talebani "intenti a programmare un'azione militare contro postazioni della Nato". Le fonti locali e i giornalisti di testate occidentali, però, danno un'altra versione dei fatti. L'Alleanza si è limitata ad avviare un'indagine su quanto accaduto e sugli incidenti collaterali che possono capitare nel caso di un'operazione diretta contro il nemico. Lo stesso distretto conobbe nel luglio del 2007 la morte di almeno ventisette civili, rimasti uccisi, secondo le autorità locali, in raid aereo della Nato. Le perdite civili determinate da operazioni dell'Isaf sono uno dei nodi del sempre più teso rapporto tra il governo di Kabul e gli Stati Uniti.
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