(AGI) - Kabul, 16 mag. - Dopo le ultime stragi di civili afghani che hanno visto almeno 140 morti nella provincia di occidentale di Farah il governo afghano vuole riconsiderare gli accordi su cui si basa la presenza delle truppe Nato e Usa. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Rangin Dadfar Spanta che ha sottolineato come gli accordi in vigore furono sottoscritti da una amministrazione afghana provvisoria mentre oggi la situazione e' completa diversa: "Abbiamo un governo eletto, un parlamento eletto e media liberi. Questo comporta la necessita' che gli accordi che firmati all'epoca come Paese senza un governo siano ora rivisti. E' nostro dovere difendere i diritti e la dignita' degli afghani, di sapere perche' degli afghani vengono arrestati o di sapere se i nostri compatrioti vengono torturati''.
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