La Gelmini prova a rimediare alla norma che Fioroni scrisse coi piedi. Peggiorandola. Mentre i soldi continuano a mancare mettendo a rischio i corsi di recupero.
C’era una volta il debito formativo. Inventati dal Ministro Francesco D’Onofrio nel 1995, i debiti permettevano agli studenti delle scuole superiori che alla fine dell’anno scolastico erano insufficienti in una o più materie, di recuperare le loro carenze nel corso dell’anno scolastico successivo ed eventualmente, se nel frattempo non avessero accumulato altri debiti, anche in quelli futuri. Questo sistema permetteva di evitare molte bocciature, ma al contempo molti studenti che venivano promossi con dei debiti non riuscivano a recuperare le loro insufficienze nell’anno scolastico successivo (il 42%), e si trascinavano questi debiti (le loro lacune) molto spesso fino all’esame di maturità. Quando, nel 2007, il Ministro Fioroni se ne accorse pensò che questo sistema non riuscisse a garantire in modo adeguato la preparazione degli studenti e decise di cambiarlo. Il 3 ottobre 2007 emanò un’ordinanza che obbliga gli studenti che alla fine dell’anno presentano delle insufficienze, e vogliono essere promossi, a recuperare durante l’estate: il loro scrutinio, a giugno, si sospende, viene congelato.
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