Roma, 26 mag. (Adnkronos) - "L'immagine ed il prestigio internazionale del nostro Paese appaiono gravemente compromessi dal comportamento del presidente del Consiglio che pare privilegiare un proprio interesse privato a continuare a gestire una posizione di potere politico a dispetto dell'interesse nazionale dell'intero Paese". E' uno dei passaggi chiave della mozione di sfiducia al premier preparata a Italia dei valori che lo stesso Antonio Di Pietro ha illustrato a Verona.
Il documento ruota tutto intorno al caso Mills nel chiedere "la sfiducia al governo presieduto dall'onorevole Silvio Berlusconi e lo impegna a rassegnare le dimissioni nelle mani del capo dello Stato". La mozione, però, ha davanti a sé una via parlamentare tutta in salita. Secondo il regolamento della Camera, infatti, per depositarla occorre il 10% delle firme dell'assemblea (63), mentre i deputati di Idv sono solo 27. Dichiaratosi indisponibile l'Udc, le firme utili dovrebbe fornirle il Pd, che però ha pronta una sua mozione di carattere più generale sulle responsabilità del premier ma senza la sfiducia.
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