(AGI) - Genova, 13 giu. - Gianfranco Zoja, 55 anni, e Massimo Porcile, 39 anni, arrestati nell'ambito dell'indagine della Digos di Roma su un nuovo gruppo di lotta armata in Italia riconducibile alle Br, si sono avvalsi stamani della facolta' di non rispondere di fronte al giudice per le indagini preliminari Ferdinando Baldini che li ha raggiunti in carcere, a Marassi, per l'interrogatorio di garanzia. Zoja, assistito dall'avvocato Dario Rossi, ha deciso di non rispondere in quanto, spiega il legale, non riconosce l'autorita' costituita. Porcile e' invece rappresentato dall'avvocato Laura Tartarici. Il gip si e' riservato sulla convalida dell'arresto: decidera' oggi pomeriggio.
(AGI) - Genova, 13 giu. - Gianfranco Zoja e Massimo Porcile restano in carcere. Lo ha deciso, sciogliendo la riserva, il giudice per le indagini preliminari Ferdinando Baldini che stamani nel carcere di Genova Marassi ha condotto gli interrogatori di garanzia dei due genovesi accusati di partecipazione a banda armata e, nel caso di Porcile, di detenzione illegale di armi e munizioni. Per quanto concerne Zoja, Baldini ha convalidato il fermo e firmato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per partecipazione a banda armata. Per Porcile il gip genovese ha convalidato l'arresto per la detenzione di armi e svolto in rogatoria per la procura di Roma l'interrogatorio di garanzia per la partecipazione a banda armata. Zoja non ha firmato i verbali al termine dell'interrogatorio mentre Porcile si e' dimostrato piu' collaborativo.
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