Madrid, 30 lug. (Adnkronos/Ign) - L'Eta torna a colpire in Spagna, all'indomani della mancata strage a Burgos, dove 65 persone sono rimaste ferite in un attacco contro la sede centrale della Guardia civil nella città nel nord della Spagna. Due agenti sono morti in un'esplosione avvenuta nei pressi della sede della Guardia civil a Palmanova, nel comune di Calvia, sull'isola di Maiorca. Delle due vittime per ora ne è stata identificata solo una: Enrique S., 28 anni, originario di Burgos, da un anno a Maiorca. Il secondo agente ucciso aveva invece 27 anni, era nato a Pamplona e si trovava sull'isola già da molti anni.
Al momento non è ancora chiaro se l'esplosione, avvenuta intorno alle 13,50, sia stata provocata da una bomba che era collocata sotto l'auto di servizio a bordo della quale si trovavano i due agenti oppure da un'autobomba saltata in aria al loro passaggio. Quel che è certo è che l'esplosione - che ha fatto anche alcuni feriti - è stata potentissima, al punto che alcune parti del corpo dell'agente che era al posto di guida sono state trovate su un albero.
Una seconda bomba è stata rinvenuta in un'auto di servizio nei pressi della sede della Guardia civil. Secondo quanto riferito dai media spagnoli, gli artificieri sono riusciti a disinnescare l'ordigno.
L'attentato, il primo mortale a Maiorca e che le autorità non esitano ad attribuire ai terroristi baschi, è avvenuto a pochi chilometri da Palacio de Marivent, la residenza dove è solita soggiornare la famiglia reale spagnola e dove sabato sono attesi re Juan Carlos e la regina Sofia. Subito dopo l'esplosione, le autorità hanno disposto la chiusura del porto e dell'aeroporto di Maiorca e il blocco di tutti gli aerei e le navi in partenza.
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