Dalle trattative segrete tra mafia e Stato in Sicilia ai presunti coinvolgimenti dei servizi segreti e della Presidenza della Repubblica nello scandalo rifiuti in Campania, stando alle parole dell’assessore regionale all’ambiente Walter Ganapini, registrate di nascosto durante un incontro con le associazioni ambientaliste l’anno scorso. Ganapini tuttavia si è affrettato a smentire tutto.
L’assessore regionale all’ambiente Walter Ganapini, ex presidente di Greenpeace e membro della sezione Ambiente in Europa, è in questi giorni al centro di una vicenda dai contorni oscuri e tutti da chiarire. Autore di coraggiose denunce, fra cui un video rilasciato su Youtube dove accusa il Governo di non aver fronteggiato correttamente l’emergenza rifiuti in Campania, oggi è il principale firmatario di un accordo che avvantaggerà i cementifici di aziende coinvolte in delicate inchieste giudiziarie. Cementir, Moccia e Italcementi potranno infatti utilizzare i CDR a norma, ovvero i rifiuti impacchettati dagli omonimi impianti, come bio-carburante per il ciclo del cemento, aggirando così tutta una serie di normative europee in materia. Un peso sulle tasche e soprattutto sulla salute dei cittadini. Una metamorfosi questa dell’assessore che forse può avere a che fare con le intimidazioni subìte nei mesi passati, ma partiamo con ordine.
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