Tributi a Jacko e alla Nobel birmana Aung San Suu Kyi.
BARCELLONA — Tappate le orecchie. Non è una questione di decibel (volume altissimo, Barcellona non è la proibizionista e miope Milano), ma di spettacolo. Entrando al Camp Nou, lo stadio dei campioni del Barça dove ieri sera gli U2 hanno inaugurato il loro tour mondiale, tutti i sensi vengono sovrastati dalla vista.
Facile, la musica non è ancora iniziata. Al limite ci sono gli Snow Patrol, comunque bravi. Ma anche quando Bono e soci attaccano con le prime note di «Breathe» dal nuovo cd «No Line on the Horizon» basterebbero gli occhi. «Siamo qui a suonare per Michael Jackson»: forse nemmeno l’omaggio al re del pop con le sue «Man in the Mirror » e «Don’t Stop Till You Get Enough» che spuntano dentro a «Angel of Harlem» riesce a distrarre chi sta con il naso all’insù. La scenografia è meraviglia pura. Destinata, se non a rivoluzionare il concetto stesso di palco, a rimanere nella storia del rock live. Il palco è tondo, collegato da due ponti mobili a una passerella circolare che rinchiude in un recinto parte della platea.
Continua ...
http://www.corriere.it/spettacoli/09_luglio_01/U2_kolossal_per_90_mila_fan_Un_viaggio_nello_spazio_andrea_laffranchi_c3e5254a-660a-11de-8bcb-00144f02aabc.shtml
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