ROMA (14 luglio) - Approvata dalla Camera la proposta di legge sulla violenza sessuale dopo la decisione della commissione Giustizia di stralciare la cosiddetta norma "wanted" proposta di affiggere nei luoghi pubblici manifesti con l'immagine dei presunti stupratori. La norma era avversata dall'opposizione e non convinceva molti deputati del centrodestra. Il dibattito sulla questione ha ritardato nei giorni scorsi il varo della proposta di legge destinata ad inasprire le pene per i responsabili di violenze. La Camera ha approvato la decisione e ha ripreso l'esame del testo di legge, che alla fine è stato approvato a scrutinio segreto con un voto trasversale: 447 sì e 29 no. Il provvedimeno passa ora al Senato.
L'Udc aveva annunciato il voto a favore, per bocca di Roberto Rao, al provvedimento privato di quell'articolo 6 che dava la possibilità di affiggere in luoghi pubblici e in mezzi di trasporto l'identikit o la foto segnaletica del ricercato per violenza sessuale. La relatrice Carolina Lussana ha proposto di stralciare l'articolo 6 del testo per inserirlo in un provvedimento ad hoc, ancora da scrivere, per fare in modo che la possibilità di affiggere manifestini con la foto dei ricercati possa essere presa in considerazione anche per altri reati e non solo per quello della violenza sessuale.
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