sabato 15 agosto 2009

Gli Usa e l'Ue stangano, l'Italia condona. Che fine faranno i tesoretti dei paradisi fiscali?

La notizia dell’accordo al quale è stata costretta la UBS di Zurigo dagli Stati Uniti segna solo un episodico successo del Fisco americano nella lotta a quella specifica forma di evasione fiscale che viene realizzata attraverso il trasferimento all’estero di capitali e la loro gestione produttiva al riparo dalle pretese del fisco. Ma quello della gestione estera di capitali, attraverso società off shore con sede nei paradisi fiscali del pianeta e con depositi in banche estere che assicurano il segreto sulle operazioni dei loro clienti, è fenomeno generale e diffusissimo che difficilmente potrà essere controllato nei tempi brevi. Di positivo, nella lotta a questo fenomeno, c’è l’attacco coordinato degli Stati Uniti d’America e della Ue contro i paradisi fiscali e contro la tutela della privacy finanziaria (c.d. segreto bancario) dei clienti delle banche estere, soprattutto quelle della Svizzera, alle quali non solo è vietato condividere informazioni bancarie sui clienti ma anche fornire informazioni sui clienti alle autorità straniere che lo richiedano quando non ricorrano specifiche e predeterminate ragioni (i cc.dd. limiti del segreto bancario). Nel quadro di questo attacco si colloca, con un certo successo, il recentissimo impegno londinese del G20 per la formazione di una lista nera dei paradisi fiscali e l’accordo con la Ue che, senza pregiudizio per l’anonimato dei clienti, prevede l’applicazione, da parte della Svizzera, di una ritenuta fiscale del 15% (35% a partire dal 2011) sugli interessi per capitali d’investitori domiciliati in un paese europeo con bonifico, per il 75%, all’Ue. Ma in America il rimedio è stato più diretto ed immediato, posto che, approfittando della massiccia presenza storica della UBS in territorio americano, l’azione si è sviluppata attraverso una accusa penale di favoreggiamento dei reati di evasione fiscale addebitati ad alcuni (numerosi) capitalisti americani ed attraverso la conseguente minaccia di sanzioni pesantissime a carico della predetta banca e dei suoi funzionari.
Continua ...
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/economia/61257/stangano-litalia-condona-fine-faranno-tesoretti-paradisi-fiscali.htm

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