Roma. "Una porcata estiva": non usa mezzi termini il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che sul suo blog attacca il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, per aver rifinanziato la Fondazione Craxi per il 2009. "Fin qui - scrive Di Pietro - sapendo che il PdL accoglie in Parlamento condannati per ogni sorta di reato, anche per associazione mafiosa, nulla di che stupirsi: siamo consapevoli di essere di fronte ad un partito ad immagine e somiglianza dei suoi fondatori Berlusconi e Dell'Utri". A indignare il leader dell'IdV è stato però "apprendere che le fondazioni intitolate a Pertini, Di Vittorio e D'Annunzio non riceveranno un euro". "Le fondazioni hanno il compito di promuovere la cultura nel Paese: quali valori vuol promuovere la Fondazione Craxi di cui sua figlia Stefania è presidente?". Di Pietro, dopo aver citato la spiegazione letta su Wikipedia, si chiede se nel patrimonio politico lasciato da Craxi "siano inclusi anche le migliaia di fascicoli giudiziari prova del suo vero valore politico. Craxi non era uno statista, è stato solo il fondatore del sistema dei finanziamenti illeciti ai partiti, un incallito corrotto e corruttore che ha distrutto il sistema economico italiano fondandolo sul meccanismo clientelare piuttosto che su quello meritocratico. Un meccanismo per cui appalti e lavori pubblici finirono nelle mani del miglior offerente invece che del più capace".
"Una fondazione, quella Craxi, che scioglierei oggi stesso, poiché - incalza Di Pietro - rifinanziata attraverso il medesimo sistema creato dall'individuo a cui è dedicata: quello del clientelismo. Propongo altre fondazioni ai politici e sodali del Bettino d'Hammamet, dispersi nei maggiori partiti politici italiani: quella dedicata a Mangano o a Rocco Muscari". Per concludere con un attacco a un altro protagonista della vita economica e politica che non c'é più: "nei prossimi giorni darò spazio ad un'altra fondazione all'altezza della precedente: la Fondazione Agnelli, dedicata all'omonimo corruttore, meglio conosciuto dai politici sotto le spoglie di senatore a vita Giovanni Agnelli".
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