(AGI) - Palermo, 20 ott. - Furono quattro gli incontri tenuti nel 1992 fra il prefetto Mario Mori, all'epoca colonnello e vicecomandante del Ros e Vito Ciancimino. A dirlo e' stato lo stesso Mori nelle dichiarazioni spontanee rese oggi davanti alla quarta sezione del Tribunale di Palermo, dov'e'imputato di favoreggiamento aggravato per la mancata cattura di Provenzano nel 1995. Mori ha precisato di avere instaurato questo rapporto confidenziale in un "gravissimo momento attraversato dalla societa' italiana iniziato nella primavera di quell'anno, 1992. Nella qualita' di responsabile operativo del Ros -ha affermato- volli dare un nuovo impulso all'attivita' investigativa". Il primo incontro fu il 5 agosto del '92, dunque poco dopo la strage di via D'Amelio del 19 luglio, il secondo nello stesso mese, il terzo e il quarto tra il primo e il 18 ottobre del '92. Mori ha precisato che il primo ottobre gli venne consegnata, in due copie, la bozza di un libro intitolato "Le mafie". E ha aggiunto che in piu' di un'occasione il padre di Massimo Ciancimino ed ex sindaco mafioso gli chiese di essere ascoltato dalla commissione Antimafia. "Mi specifico' che l'audizione si sarebbe svolta senza condizioni, mentre invece in altre precedenti richieste aveva posto condizioni varie".
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