Marysthell Polanco telefona alla prefettura: "Chiamo da parte del presidente Berlusconi...". Il prefetto di Milano accolse la soubrette che gli chiedeva un aiuto per la cittadinanza e la congedò con un "mi saluti il presidente". Sindacati di polizia sul piede di guerra: "Siamo servitori dello Stato o servi del potere?"
di PIERO COLAPRICOMILANO - Questa storia complessa e penalmente rilevante che va dal bunga bunga alla telefonata in questura per sottrarre alla polizia una minorenne frequentatrice di Arcore, sta creando, insieme con le ultime scoperte, un piccolo terremoto nel cuore degli apparati di sicurezza. I sindacati per ora "stanno fermi". Hanno già protestato tutti per difendere i colleghi accusati dal premier di perquisizioni "indegne di un paese democratico". Ma dietro le quinte sono ancora furibondi: "Sembriamo dei servi del potere, altro che servitori dello Stato e professionisti della sicurezza", dicono.
Proviamo ad osservare dalla loro prospettiva il film berlusconiano. Lo scandalo Ruby è esploso a fine ottobre 2009 e le indagini sono in corso. Varie cose sono accadute. Per esempio, la consigliere regionale Nicole Minetti sa che il convivente della soubrette Marysthel Polanco è stato arrestato per droga. E quando è stato acchiappato era sull'auto che lei aveva prestato all'amica dei bunga bunga di Arcore. Questo narcos e Berlusconi hanno dunque condiviso la stessa donna, ognuno a casa sua. Questioni di cuore. Qui importa altro.
Nonostante questa tempesta giudiziaria sia in corso, il 4 dicembre, alle 15, una telefonata di Palazzo Grazioli, abitazione romana di Berlusconi, arriva a Marysthel: "Buonasera, le dovrei dare il numero di telefono del prefetto Lombardi... come Lombardia senza a". Due giorni dopo Marysthel si fa viva: "Allora io la chiamo da parte del presidente Berlusconi, non lo so se era giusto dirlo a lei...". È la parola magica. La segretaria del prefetto diventa più gentile: "Ovviamente io ho avuto questo input ... mi può attendere solo un attimo?". È davvero un attimo: "Il prefetto mi diceva di verificare con lei l'orario per l'incontro".
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