La "scure" dell'ammissibilità e delle coperture si abbatterà sulle proposte di modifica del decreto. Il Pdl rilancia la sanatoria per gli abusi edilizi e sulle quote latte. L'Udc chiede di inserire il quoziente familiare
ROMA - Delle circa 1.500 proposte di modifica arrivate al decreto milleproroghe ne resteranno ben poche: qualche decina. La 'scure' dell'ammissibilità e delle coperture si abbatterà infatti martedì prossimo sulla valanga di emendamenti arrivati nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio di Palazzo Madama. Poi si entrerà nel vivo con l'esame delle proposte di modifica che saranno indicate dai gruppi come le più 'qualificanti'. Per arrivare poi all'aula di Palazzo Madama nel giro di due settimane e chiudere il testo per consegnarlo a Montecitorio dove, secondo l'opposizione, il milleproroghe arriverà sostanzialmente 'blindato'. Cioè tutte le modifiche saranno fatte a Palazzo Madama e alla Camera non resterà che ratificare il testo.
Non è ancora noto se sarà posta o meno in aula al Senato la questione di fiducia.
Continuano intanto a tener banco due delle modifiche proposte: gli emendamenti che puntano a riaprire il condono edilizio (proposta avanzata da Carlo Sarro e una ventina di esponenti del Pdl) che già ha provocato le ire dell'opposizione, degli ambientalisti e dell'ordine degli architetti e l'ulteriore sanatoria proposta dalla Lega per le multe sulle quote latte. Interpellato sull'argomento il relatore della commissione Affari Costituzionali, Lucio Malan (Pdl) ricorda che le richieste di riaprire i termini per il condono "sono identiche o quasi a quelle presentate l'anno scorso. E comunque già l'anno scorso non sono state approvate. Potranno essere introdotti anche nuovi criteri di valutazione. Ma il precedente dell'anno scorso è significativo". Quindi una bocciatura appare assai probabile.
Continua ...
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