Al di là delle ipocrisie demagogiche e propagandistiche, l’intervento armato anglo-franco-statunitense
a sostegno della sedizione scatenata dalle tribù secessioniste di Cirenaica costituisce l’ennesima aggressione coloniale contro un Paese arabo che non ha attaccato nessuno, un’aggressione perpetrata nel totale dispregio dei princìpi della sovranità degli Stati.
Tralasciando i moventi per lo più di bottega elettorale che hanno indotto l’oligarchia parigina a intraprendere questa criminale avventura, l’aggressione in atto si inquadra nella strategia atlantica di controllo del Mediterraneo, finalizzata a perpetuare il controllo delle fonti energetiche, a mantenere in stato di subordinazione il mondo arabo e l’Europa, a condizionare la rinascente autonomia della potenza regionale turca ed a completare l’assedio della Russia.
Il governo italiano – che dopo aver firmato un trattato di amicizia con la Repubblica di Libia mette a disposizione degli aggressori le basi militari presenti sul territorio della Penisola – festeggia i 150 anni dell’Unità nazionale aggiungendo un’altra pagina vergognosa agli annali della storia patria.
Il Coordinamento Progetto Eurasia, facendosi portavoce dei sentimenti di ripulsa suscitati da questa nuova aggressione occidentale, esorta i cittadini italiani ed europei a manifestare con decisione la loro ripulsa delle posizioni guerrafondaie della classe politica collaborazionista.
Coordinamento Progetto Eurasia
22 Marzo 2011
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