Milano, 18 apr. (Adnkronos) - La difesa di Nicole Minetti, consigliere regionale lombarda accusata di induzione e favoreggiamento della prostituzione e prostituzione minorile, ha presentato una memoria alla Procura di Milano dove ricostruisce la sua verità sul caso Ruby e nella quale avrebbe preso le distanze da Lele Mora ed Emilio Fede indagati insieme a lei.
Ma è l'avvocato Daria Pesce, in nome della propria assistita, a smentire ''l'interpretazione che viene data alla memoria depositata questa mattina". Lo scritto infatti, si legge in una nota, "voleva evidenziare solo come la Minetti non avesse avuto alcun legame con Ruby senza accusareassolutamente Lele Mora e Emilio Fede sulla cui posizione processuale non poteva neppure entrare. Nella memoria tra l'altro - aggiunge il legale - la difesa si è limitata a riportare alcune indagini depositate agli atti. Non si è poi fatto alcun cenno alle ragazze che stando all'accusa avrebbero frequentato Arcore. Fatti che sono tutti da provare".
Con la sua memoria, una dozzina di pagine in tutto, Nicole Minetti si difende soprattutto dall'accusa di prostituzione minorile che le ha fatto la giovane Ruby-Karima e spiega nel dettaglio quanto è accaduto la notte tra il 27 e 28 maggio dello scorso anno, quando si presentò alla questura di Milano per farsi affidare la giovane marocchina, all'epoca minorenne, che era stata fermata per furto. Affidamento durato pochi minuti, giusto il tempo di 'consegnare' la ragazza ad un'altra brasiliana, Michelle Conceicao.
Senza attaccare nessuno, Nicole Minetti ricorda il concorso di bellezza durante il quale Emilio Fedeincontrò per primo la giovane marocchina, all'epoca sedicenne, e sottolinea che non fu lei a portare la ragazza a villa San Martino il 14 febbraio del 2010. Nella memoria, stando a quanto si apprende, la consigliera regionale non cita mai Silvio Berlusconi e non parla nemmeno delle altre tante ragazze presenti alle feste di Arcore, le cosiddette 'olgettine' intercettate in numerose telefonate con lei.
Immediato il commento di Emilio Fede: "Ho letto una sintesi della memoria difensiva di Nicole Minetti, assistita dall'avvocato Daria Pesce: l'unico elemento mancante è che entrambe avrebbero bisogno dell'assistenza di uno psichiatra".
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