Previste 19 possibili esperienze nei luoghi-simbolo della mafia, della 'ndrangheta o della camorra, dove sono stati confiscati beni poi affidati a cooperative dove si svolgono periodi di soggiorno per dimostrare che è possibile rifondare una realtà sociale ed economica fondata sullo stato di diritto
ROMA - Anche per quest'anno sono previsti i campi di antimafia sociale e i laboratori di formazione per la legalità democratica organizzati da Arci 1, nella convinzione che la promozione di cultura e diritti sia strumento essenziale nella contrapposizione ai fenomeni mafiosi, i quali si alimentano delle pratiche del privilegio e del ricatto.
I campi e i laboratori sono l'esempio che, anche in quei luoghi dove la mafia ha spadroneggiato, è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla legalità e sul rispetto della persona.
La cultura della legalità. Già l'anno scorso giovani provenienti da tutta Italia hanno preso parte ai progetti "Liberarci dalle Spine 2" in Sicilia e in Toscana (con i laboratori della "Vitamina L") e "Campi del Sole" in Calabria, occasione straordinaria di diffusione di cultura della legalità e del senso civico. Il protagonismo dei volontari e delle volontarie ha contribuito al quotidiano impegno dei soci della cooperativa sociale "Lavoro e non solo" e del consorzio "Terre del Sole", non soltanto nell'attività lavorativa, ma soprattutto nella loro attività di animazione territoriale, fondamentale per il potenziamento delle relazioni e della rete sul territorio.
Nei luoghi-simbolo. I campi di antimafia sociale rappresentano un percorso educativo completo e complesso: le diverse attività che vengono proposte, dal lavoro agricolo a fianco dei soci sui terreni confiscati, agli incontri con persone e testimonianze, dalle visite a luoghi simbolo fino ad attività di incontro con i cittadini e le cittadine nonché con le Istituzioni e la società civile del territorio, sono parte integrante del percorso educativo.
Stili di vita e sostenibilità. Nella prossima edizione, una particolare attenzione sarà dedicata agli stili di vita e alla sostenibilità ambientale legata in particolare ai momenti di "routine" del campo stesso: i pasti assumeranno un valore culturale, grazie alla particolare cura che verrà dedicata dai cuochi dello Spi-Cgil alla scelta del menù, che privilegerà prodotti del territorio a Km 0, biologici, salutari e in molti casi semplici e saporiti, poiché provenienti dalla cultura culinaria "povera" del nostro paese.
Eliminata la plastica. La scelta dell'Arci è inoltre quella di utilizzare piatti in ceramica e bicchieri in vetro, eliminando l'uso della plastica, che causa un forte impatto ambientale negativo in territori dove, tra l'altro, non è sempre presente la raccolta differenziata dei rifiuti. Il lavaggio delle stoviglie da parte dei volontari, farà quindi anch'esso parte integrante delle attività del campo di antimafia sociale come del resto sempre lo sono state le attività di aiuto in cucina e di ordine e pulizia degli spazi comuni.
Continua ...
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