mercoledì 20 aprile 2011

Due anni di carcere per l’estremista violento al Gay Pride

Mladen Obradovic aveva organizzato le violenze alla manifestazione di Berlino che hanno portato al ferimento di 150 persone

Un tribunale di Belgrado ha condannato oggi a due anni di carcere Mladen Obradovic, un leader dell’estrema destra ultranazionalista omofoba serba tra i principali ispiratori e organizzatori delle violenze messe in atto il 10 ottobre scorso a Belgrado in occasione del Gay Pride.

TREDICI CONDANNATI - Sua moglie Jelena (che e’ incinta), hanno riferito le agenzie, e’ stata condannata a un anno di arresti domiciliari per il ruolo avuto nell’organizzazione e nel coordinamento dei disordini dopo l’arresto del marito. Ad altri tredici estremisti responsabili anch’essi delle violenze di stampo omofobo al Gay Pride, il primo organizzato a Belgrado negli ultimi dieci anni, sono state comminate condanne oscillanti fra i dieci mesi e i due anni di reclusione.

150 FERITI - Nei violenti scontri dello scorso ottobre nella capitale serba – dove si erano affrontati per l’intera giornata circa seimila dimostranti ultranazionalisti (fra i quali esponenti dei gruppi piu’ violenti delle tifoserie di calcio di Belgrado) e altrettanti poliziotti in assetto antisommossa – erano rimaste ferite oltre 150 persone, in gran parte agenti di polizia. Obradovic era stato arrestato insieme ad altre 200 persone.

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