"Napolitano mortifica l'azione del Parlamento".
ROMA - Non è più tempo di indugi, per il Pdl: si sferra l'attacco alla prima parte della Costituzione. E la proposta dirompente è fatta a firma del deputato del Pdl Remigio Ceroni. Si tratta di una legge costituzionale per cambiare l'articolo 1 della Costituzione, che attualmente recita: "L'italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione". Secondo questa legge il primo comma verrebbe cambiato nella seguente maniera: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla centralità del parlamento quale titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa mediante procedimento elettorale".
Il motivo di questa modifica lo spiega lo stesso Ceroni: "Visto che al momento non è possibile fare una riforma in senso presidenziale come vorrebbe Berlusconi, per ora ribadiamo la centralità del parlamento troppo spesso mortificata, quando fa una legge, o dal presidente della Repubblica che non la firma o dalla Corte costituzionale che la abroga. Occorre ristabilire la gerarchia tra i poteri dello Stato. Se c'è un conflitto, occorre specificare quale potere è superiore".
Insomma, lo scopo è stabilire che il Parlamento non ha bisogno di controlli o di verifiche, nè da parte del Presidente della Repubblica, nè da parte della Corte Costituzionale; per la magistratura già è predisposta la legge che la subordina al governo. Quindi, cosa impedirà - conm queste modifiche - a chiunque di diventare un dittatore?
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