Per la Lega, tanto contraria ai bombardamenti dell’Italia in Libia, i costi di tre mesi della missione militare in Nord Africa e dei rimpatri sono costati 700 milioni di euro. Che sia questa la cifra oppure no, sicuramente l’impegno rafforzato dell’Italia in Libia comporterà dei costi che, al momento non sono quantificabili. I bombardamenti (o interventi mirati su singoli obiettivi) hanno dei costi variabili che dipendono dal numero delle missioni, dalle armi e dai mezzi impiegati dalle Forze Armate. L’agenzia Ansa riporta, però, delle tabelle di conversione, non ufficiali, che servono per quantificare i costi fissi di navi e aerei per la missione Nato, che vanno dal carburante al personale, dalla manutenzione alle infrastrutture. Ad esempio la Marina militare italiana ha impegnato quattro navi e quattro aeroplani imbarcati sulla portaerei Garibaldi. Il costo della portaeromobili è di a circa 130 mila euro al giorno, mentre gli 8 caccia Av-8B Plus imbarcati costano 9 mila euro per ogni ora di missione (ognuna ne può durare anche 5). A disposizione della Nato anche la un fregata classe Maestrale (la nave Libeccio) che costa giornalmente 60 mila euro; la rifornitrice Etna - 40 mila euro al giorno - e un pattugliatore classe Comandanti, il Comandante Bettica, che costa 15 mila euro al giorno.
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