Genova, 30 apr. - (Adnkronos) - Sara' risarcito con piu' di 500mila euro, 42 anni dopo la strage di piazza Fontana, a Milano, un sopravvissuto. Lo ha stabilito il giudice del lavoro del Tribunale di Imperia, Enrica Drago, accogliendo il ricorso di Roberto Antonucci Prina, 71 anni, all'epoca cassiere della Banca Nazionale del'Agricoltura, dove avvenne la strage. Le perizie hanno accertato che l'uomo soffre di disturbi derivanti dal trauma per l'attentato. Il giudice ha stabilito che Antonucci Prina dovra' ricevere 162 mila euro e un vitalizio mensile dal ministero dell'Interno e 355 mila euro dall'Inps.
Prina accoglie la decisione con "un piccolo sollievo" ma prova ancora tanta "amarezza per l'assenza di una verita' giudiziaria". L'uomo all'epoca dell'attentato terroristico aveva 29 anni e lavorava come impiegato nella Banca Nazionale dell'Agricoltura a Piazza Fontana a Milano. "Di quel giorno ricordo l'esplosione, un volo di sette metri - racconta all'ADNKRONOS - e intorno a me una mattanza, immagini che non si cancellano. Quarantadue anni dopo faccio ancora fatica a passare li' davanti, ho ancora le palpitazioni". Da anni Prina e' in cura presso l'ospedale di Siena per disturbi post traumatici da stress dove viene seguito da un nucleo specializzato.
"Oggi per me e' arrivata un risarcimento personale ma manca una verita' giudiziaria. Importante - sottolinea - sarebbe togliere il segreto di Stato, un passo che si deve fare per le vittime, per le loro famiglie, per i sopravvissuti. Per me e' arrivato un pezzo di giustizia per chi non c'e' piu' ancora no: e' una questione di dignita', un dovere di verita'".
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